Negli ultimi anni, sebbene si siano moltiplicate le ricerche che analizzano l’uso di internet e delle tecnologie da parte dei minori, i dati parlano chiaro. La frequentazione del mondo online è sempre più intensa, fin dalla più giovane età.
Secondo alcuni dati UNICEF ogni giorno nel mondo 175.000 bambini e ragazzi si connettono per la prima volta nella loro vita a internet: in media, uno ogni mezzo secondo. Globalmente, un utente su tre è minorenne: il gruppo di età di gran lunga più connesso, con un tasso di presenza online del 71% rispetto al 48% della popolazione totale.
Secondo la Società Italiana di Pediatria (SIP) il 26% dei genitori permette che i propri figli utilizzino i device in autonomia tra 0 e 2 anni, percentuale che sale al 62% per la fascia 3-5 anni, all’82% a nella fascia 6-10 anni e al 95% tra gli 11 e i 15 anni.
Da quell’età in poi – secondo i dati di una ricerca UNESCO – in Italia naviga su internet il 90,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni (l’89,8% fra le ragazze e il 90,6% fra i coetanei maschi).
Non stupisce che la tecnologia e la connessione in rete siano dunque il principale elemento di distinzione della cosiddetta Generazione Alfa, la prima generazione ad essere nata interamente nel XXI secolo. Per questi bambini infatti l’intrattenimento è stato sempre più dominato dalla tecnologia, dai social network e dai servizi di streaming, con una seria di apprendimenti precoci in ambito tecnologico rispetto alle generazioni precedenti, ma anche un’amplificazione del tempo trascorso davanti allo schermo, con le conseguenti ripercussioni psicologiche e sanitarie (tra cui – solo per citarne due – maggiori tassi di obesità e maggior isolamento).
Da questo precoce utilizzo delle tecnologie deriva la necessità di acquisire le competenze digitali sin da piccoli necessarie per esercitare i propri diritti e compiere i propri doveri, oltre a tutti i problemi legati al digital divide. Per questo anche in Italia esiste una Carta della cittadinanza digitale, una legge delega nella quale si elencano alcuni principi fondamentali che aiuteranno il processo di ammodernamento della Pubblica Amministrazione e che garantiranno nuovi diritti ai cittadini, in particolare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e la riduzione della necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici attraverso la digitalizzazione di dati, documenti e servizi.