Quali regole per un utilizzo sano dei videogiochi

8 Maggio 2024
Due fratelli giocano con i videogiochi insieme sdraiati su un letto
Redazione
Articolo a cura di NeoConnessi

L’era digitale ha trasformato il modo in cui bambini e adolescenti si divertono, imparano e socializzano. I videogiochi sono diventati una presenza quotidiana nella vita di molti ragazzi e ragazze in età scolare. Se da un lato i videogiochi possono offrire benefici educativi e sociali, è fondamentale stabilire regole per un utilizzo sano al fine di evitare rischi per la salute mentale e fisica dei giovani. Per questo, è sempre più necessario promuovere un uso consapevole e responsabile dei videogiochi, favorendo il benessere digitale e prevenendo eventuali rischi per la salute fisica, mentale e sociale.

In questo articolo approfondiamo il tema delle regole per un utilizzo sano dei videogiochi, analizziamo le conseguenze dell’uso eccessivo, con un focus specifico sulla dipendenza, e proponiamo indicazioni pratiche per genitori, adolescenti e giovani adulti.

L’impatto dell’uso eccessivo dei videogiochi

Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, il 39% dei ragazzi italiani tra gli 8 e i 12 anni passa più di due ore al giorno giocando ai videogiochi. Questo uso eccessivo può portare a una serie di problemi, tra cui:

  • Dipendenza da internet: l’eccessivo utilizzo dei videogiochi può portare alla dipendenza da internet, con conseguente isolamento sociale e problemi di salute mentale.
  • Trascurare altre attività: passare troppo tempo davanti allo schermo può portare i bambini a trascurare attività importanti come il lavoro scolastico, l’attività fisica e il sonno.
  • Effetti sulla salute fisica: uno studio condotto dall’Associazione Italiana Pediatri ha rilevato che il 25% dei bambini italiani soffre di disturbi del sonno legati all’uso eccessivo dei videogiochi.

Quando il gioco diventa un rischio: la dipendenza da videogiochi

La dipendenza da videogiochi, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come Gaming Disorder, è un fenomeno complesso che coinvolge fattori neurobiologici, psicologici e legati al game design.

  • Neurobiologia: i videogiochi stimolano il circuito del piacere nel cervello, innescando il rilascio di dopamina. Ogni missione completata, ricompensa ottenuta o like ricevuto rafforza il desiderio di continuare a giocare, rendendo l’esperienza compulsiva. Con il tempo, può svilupparsi tolleranza e astinenza.
  • Psicologia: il gioco può diventare una via di fuga da emozioni negative, offrire senso di competenza e interazioni sociali. I sistemi di ricompensa variabile mantengono alta l’attenzione e spingono il giocatore a restare connesso.
  • Game design: notifiche, obiettivi multipli, missioni a tempo e personalizzazione dell’avatar sono strategie pensate per stimolare il coinvolgimento continuo.
  • Fattori individuali di rischio: impulsività, bassa autostima, disturbi preesistenti, mancanza di relazioni significative e strategie di coping disfunzionali aumentano la vulnerabilità.

Stabilire regole per un utilizzo sano dei videogiochi

Per promuovere un equilibrio tra mondo digitale e vita reale, è importante stabilire regole chiare e condivise, che si adattino all’età e al contesto. Ecco alcune linee guida.

Per genitori di bambini e adolescenti:

  • Impostare limiti di tempo: Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini di età compresa tra 5 e 17 anni dovrebbero trascorrere non più di un’ora al giorno davanti allo schermo per scopi ricreativi.
  • Promuovere attività alternative: Incoraggiare i bambini a dedicarsi a una varietà di attività come lo sport, l’arte e l’interazione sociale con amici e familiari.
  • Coinvolgere i bambini: Coinvolgere i bambini nel processo decisionale e nell’implementazione delle regole per l’utilizzo dei videogiochi, creando un ambiente familiare coeso e collaborativo.
  • Monitorare il comportamento: Prestare attenzione ai cambiamenti nel comportamento dei bambini, come irritabilità, isolamento sociale o problemi di sonno, che potrebbero indicare un uso eccessivo dei videogiochi.

Per adolescenti e adulti:

  • Consapevolezza: chiedersi perché si gioca e cosa si cerca nel gioco.
  • Intenzionalità: stabilire in anticipo quanto e come giocare.
  • Pausa regolare: ogni 30-60 minuti, alzarsi, idratarsi, distrarsi.
  • Ascolto di sé: riconoscere segnali di stress, trascuratezza o irritabilità.
  • Bilanciamento: programmare anche studio, lavoro, relazioni, hobby.
  • Ambiente sano: niente gioco prima di dormire o appena svegli, evitare l’isolamento in camera.
  • Relazioni reali: non sostituire i legami offline con quelli online.

Promuovere il benessere digitale

Il benessere digitale nasce da un uso consapevole, critico e responsabile delle tecnologie. Significa educare a un equilibrio tra vita online e offline, sviluppare competenze digitali e sociali, coltivare interessi vari e relazioni significative.

Conclusione

In un mondo sempre più connesso, i videogiochi sono una parte rilevante dell’esperienza quotidiana di bambini, adolescenti e adulti. Ma per trasformarli in uno strumento di crescita – e non in una dipendenza – è necessario stabilire regole per un utilizzo sano dei videogiochi, riflettere sulle motivazioni personali e coltivare il benessere digitale come competenza fondamentale del nostro tempo.

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Padre e figlio giocano a un videogioco

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